Blog

Tutte le notizie
  • Suggerimenti e consigli

Sostituzione degli ammortizzatori auto: quando cambiarli e consigli utili!

Sostituzione degli ammortizzatori auto: quando cambiarli e consigli utili!

Gli ammortizzatori auto sono, in poche parole, degli smorzatori di vibrazioni. Sono componenti fondamentali per la sicurezza e il comfort di guida dei veicoli dei vostri clienti. Perciò il controllo regolare della loro usura, una corretta manutenzione, nonché la sostituzione degli ammortizzatori auto nei tempi e nei modi adeguati sono un’attività importante per un’officina.  

La durata media di un ammortizzatore è di circa 80.000 km, ma può variare in base allo stato del manto stradale e all’utilizzo del veicolo (un tragitto su strada dissestata usura più rapidamente gli ammortizzatori rispetto ad un tragitto in autostrada). Durante la revisione, gli ammortizzatori sono ispezionati visivamente e una misurazione in un apposito banco permette di calcolare le differenze di prestazioni tra i due lati di uno stesso assale (la misurazione della prestazione è un indicatore da relativizzare perché non affidabile. Un’elevata asimmetria impone una diagnosi e, ovviamente, la sostituzione degli ammortizzatori.).

Un controllo più approfondito è obbligatorio nei seguenti casi: 

• Ammortizzatore danneggiato o fissato male (deformazione, tracce d’urto, corrosione). 

• Ammortizzatore con segni di perdite di olio.  

A cosa servono gli ammortizzatori auto?

L’ammortizzatore ha lo scopo di controllare i movimenti relativi tra la ruota e la scocca. Questo controllo è molto importante per permettere una buona tenuta su strada, evitare le perdite di aderenza tra gli pneumatici e la carreggiata e garantire un buon comfort per i passeggeri. 

Solitamente l’usura degli ammortizzatori auto avviene in maniera lenta e graduale e per questo motivo il conducente tende a non accorgersene. Ecco alcuni segnali che dovrebbero allertarci: 

• Veicolo sensibile al vento laterale. 

• Distanza di frenata prolungata.  

• Difficoltà a mantenere la traiettoria del veicolo nelle curve ampie (sensazione di “fluttuazione”).  

• Usura irregolare degli pneumatici. 

• Colpi dopo ogni passaggio su un rallentatore (calotte degli ammortizzatori usurate). 

La sostituzione degli ammortizzatori auto anteriori

Nella parte anteriore, il montaggio più diffuso è di tipo “MacPherson” (montante dell’ammortizzatore costituito da un ammortizzatore e da una molla di sospensione). Il sistema è stato inventato nel 1949 da un ingegnere Ford, Earle S. MacPherson, e fu montato per la prima volta sull’assale anteriore delle Ford Consul. 

Grazie alla sua semplicità, al limitato ingombro e al basso costo di produzione, questo sistema si è rapidamente diffuso, coadiuvato dal fatto che è la soluzione ideale per i veicoli a trazione anteriore. 

Un altro tipo di montaggio è la “Doppia triangolazione” (o quadrilatero) ed è caratterizzata da due bracci triangolari oscillanti e sovrapposti, uno inferiore e uno superiore, che insieme formano un quadrilatero. 

Questo tipo di schema risulta attualmente uno dei più efficaci e nel corso degli anni ha continuato ad evolversi. Un esempio è il “Quadrilatero deformabile alto”, che ha integrato concetti della “Doppia triangolazione” e della sospensione “MacPherson” oppure la sospensione “Multibraccio”). 

Questi schemi risultano essere più complicati e costosi, ma indubbiamente più efficienti (motivo per cui vengono montati su veicoli più performanti). Permettono infatti di andare a regolare i vari valori della geometria del veicolo molto più liberamente. 

Come sostituire un ammortizzatore anteriore

Per sostituire un ammortizzatore anteriore è necessario disporre di strumentazione specifica, soprattutto per comprimere la molla di sospensione in modo da liberare l’ammortizzatore. La necessità di sollevare il veicolo e lo stacco degli elementi meccanici spesso grippati e in tensione richiedono molta cautela durante l’intervento

La nostra banca dati Autronica Multimedia è lo strumento ideale da avere in officina per questo tipo di operazioni. Vi consente infatti di ricercare facilmente tutti i dati di riparazione che vi servono in modo facile e veloce.  

La sostituzione degli ammortizzatori auto posteriori

Nella parte posteriore, il montaggio più diffuso è di tipo “Semi-rigido” che può essere considerato una soluzione a metà strada tra le sospensioni a ruote dipendenti e quelle a ruote indipendenti. 

Si tratta quindi di un sistema a ruote semi-indipendenti dove le ruote, che sono collegate tramite un braccio di leva al ponte, sono in grado sfruttare la deformazione del sistema al fine di ottenere un certo moto relativo. 

Nonostante i limiti cinematici di questa soluzione, la semplicità costruttiva e il minor ingombro, unite al comfort e alla stabilità di guida che garantisce, hanno reso questo tipo di sospensione la più diffusa, soprattutto perché usata nei veicoli utilitari. 

La sospensione “Multibraccio” (o multilink) nasce come evoluzione della sospensione “quadrilatero”. Si tratta di un tipo di sospensione indipendente formata dalla combinazione di più bracci longitudinali e trasversali (almeno tre). Questi concorrono al movimento e al controllo della ruota. 

Il vantaggio di questo schema è il controllo pressappoco totale della progressione geometrica su tutto l’arco di escursione della ruota quando viene sollecitata, consentendo al veicolo di avere un’elevata stabilità in tutte le condizioni. 

Risulta essere ideale soprattutto per le vetture a trazione posteriore, perché permette di gestire meglio la forza motrice. Di contro ha un costo di produzione più elevato a causa della sua maggior complessità. Per questo motivo il sistema “Multibraccio” spesso si monta su veicoli di gamma maggiore.

Come sostituire un ammortizzatore posteriore

Sostituire un ammortizzatore in uno schema “Semi-rigido” è molto semplice. L’ammortizzatore e la molla di sospensione sono dissociati e non formano un unico componente. Non è necessario quindi disporre di strumentazione specifica per separarle (come nel caso della sospensione anteriore).

In uno schema “Multibraccio” l’ammortizzatore e la molla di sospensione sono un unico componente come nell’avantreno, risulta quindi necessario disporre di una strumentazione specifica come per le sospensioni anteriori. 

In entrambi i casi è necessario sollevare il veicolo e lo stacco degli elementi meccanici spesso grippati e in tensione richiedono molta cautela durante l’intervento

Nota

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per non perdere le nostre notizie e consigli